IL COSMO AMAZZONICO

Adelphi, 2014

 

Nell’antropologia del Novecento spiccano due libri anomali e fascinosi, che si fondano sulla testimonianza di un unico informatore: Dio d’acqua di Marcel Griaule e Il cosmo amazzonico di Gerardo Reichel-Dolmatoff. Come il vecchio Ogotemmêli aprì a Griaule le prospettive stupefacenti della cosmologia e della metafisica dogon, così Antonio Guzmán (ma il suo vero nome era Miru Púu) introdusse Reichel-Dolmatoff alla dottrina della sua tribù, i Desana, e al tempo stesso gli svelò il complesso edificio del «cosmo amazzonico». Centrale, in quelle concezioni, e sottilmente elaborato, è tutto ciò che si connette alla caccia e al rapporto con gli animali. Solo all’interno di quei fatti si potrà delineare la figura e la funzione dello sciamano, punto di equilibrio precario e sempre rinnovato per il mondo della foresta amazzonica. Attraverso le parole di Miru Púu e le rigorose analisi di Reichel-Dolmatoff un imponente e in larga parte ignoto territorio di pensieri, di credenze e di emozioni si svela ai nostri occhi.