Per poco non ci lascio le penne
Il carro non finiva mai di avanzare. Sul retro, la nonna urlava a squarciagola contro la terra e i sobbalzi, contro l’aria che ancora le riempiva i polmoni». Comincia così la storia di Céline Minard, con una carovana di personaggi singolari che viaggiano nelle sconfinate praterie del selvaggio West. Insieme alla vecchia moribonda ci sono, in cerca di una terra, i figli, il nipote Josh e la misteriosa ragazzina Xiao Niú, trovata lungo il cammino. Il loro percorso, il loro destino, finirà per intrecciarsi a quello di Zébulon, uomo in fuga, carico di denaro e progetti, dell’indiana Acqua-che-scorre-nella-pianura che salva Gifford mentre, arso dalla sete e dalla febbre, è accasciato in una buca, di Elie Coulter che ruba il cavallo di Bird Boisverd, e di molti personaggi ancora. Teatrale e drammatica, Minard rivisita il mito del West in chiave burlesque e costruisce una storia densa ed esilarante che ribalta i cliché e gli archetipi dell’America delle origini.