Etruschi
Un vero e proprio viaggio dei sensi quello da percorrere lungo l’itinerario suggerito in questo testo. Uno sguardo lanciato attraverso i diversi modi di vivere l’ideale della bellezza da parte degli etruschi: il popolo che ha saputo elevare la cura del corpo a simbolo eterno del proprio indiscutibile e aristocratico fascino.
I luoghi termali, i profumi, gli unguenti, le erbe medicinali, l’arte cosmetica con i suoi strumenti fatati, tutto concorre a tessere la trama di un’unica misteriosa e appassionante storia. E a raccontarla sono gli oggetti stessi che compongono la toeletta di una donna etrusca straordinariamente moderna: solo le immagini mute, dopo quasi tremila anni, sanno ancora riflettere, nel fondo dorato di uno specchio, la sua incorrotta ed ineffabile bellezza.
Teopompo, nel libro CLIII della sua storia, dice che:
…presso i Tirreni le donne sono tenute in comune, che hanno molta cura del loro corpo e che si presentano nude, spesso, tra uomini, talora fra di esse, in quanto non è disdicevole il mostrarsi nude. Stanno a tavola non vicino al marito, ma vicino al primo venuto dei presenti e brindano alla salute di chi vogliono. Sono forti bevitrici e molto belle da vedere.
(Ateneo, in “Deipnosofisti”, XII, 517 d)
Simona Rafanelli è etruscologa, dirige dal 2002 il Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia, ha riaperto dal 2009 gli scavi della città etrusco-romana di Vetulonia, individuando una nuova domus etrusca straordinariamente conservata.
Paola Spaziani è archeologa, dirige dal 2002, con la collega M. Franesca Colmayer, la sezione didattica del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma di Grosseto, ha intrapreso dal 2009 lo studio approfondito delle mura urbiche di Ferentino.
Scopo dell’arte del trucco è di procurare una bellezza acquistata, mentre quello della cosmetica, che è parte della medicina, è di conservare nel corpo tutta la sua naturalezza, a cui si accompagna una naturale bellezza…
(Galeno, “L’Arte medica”)