“LA BIBLIOTECA E’ FORMATA DI PERSONE PRIMA ANCORA CHE DI LIBRI…”
Il commissario straordinario, Paolo Pelliccia: “Un ringraziamento a tutte quelle istituzioni che hanno voluto aiutarci in questo periodo“.
Carissimi utenti,
Che la biblioteca sia formata di persone prima ancora che di libri, che sia formata dalla sua comunità di utenti, sostenitori, sponsor e amici prima ancora che da servizi, è fatto veritiero e quanto mai attuale oggi. La Biblioteca Consorziale ha dimostrato, e continua a dimostrare una doverosa attenzione e un servizio che – senza voler mettere in auto una auto-laudatio, non trova facilmente pari a livello nazionale.
Di tutto ciò è testimonianza diretta il grande riscontro di utenza che abbiamo saputo attrarre e soddisfare durante il lockdown, ma anche più in generale durante questa difficile e lunga ondata pandemica.
Proprio perché siamo sicuri che la Biblioteca giochi un ruolo importante in una fase come quella che stiamo vivendo, abbiamo messo in piedi alcuni nuovi servizi, e nuovi progetti che non guardino solo al presente, ma che al contrario, ci possano mettere in grado di ripensare la Biblioteca, nella prospettiva di poter offrire, non appena i tempi lo permetteranno, un orizzonte culturale nuovo, più completo, più aperto e soprattutto, competitivo anche con le più grandi realtà.
Ho avuto modo di ribadirlo in più occasioni, e anche recentemente: neppure un giorno è stato perso, e neppure un giorno siamo stati mani in mano. Al contrario la pandemia è coincisa con una fase di fortissimo mutamento, analisi e ricerca.
In quest’ottica il servizio di consegna a domicilio dei libri è stata una scommessa e insieme una vittoria. Siamo partiti già da prima dello scoppio della pandemia da COVID-19, ma proprio nel periodo del lockdown il servizio ha ricevuto un impulso maggiore. Avevamo già provveduto all’acquisto di un mezzo appositamente dedicato, che correndo per tutta la Provincia è divenuto velocemente un simbolo vero e proprio di cultura e vicinanza. Ma le ragioni di questo successo, che ci fa credere che questo diventerà un servizio fondamentale anche in futuro della Biblioteca, si deve anche alla determinazione e all’a voglia mettersi in gioco a pro della comunità dei nostri dipendenti, che hanno abbracciato questa idea e la portano avanti con determinazione. Ma il successo è anche da addebitare ai nostri utenti che non hanno mai voluto rinunciare ad un servizio culturale essenziale come quello della lettura, e dei mezzi gratuiti che la ne permettono l’esistenza.
Ma il nostro ringraziamento va soprattutto a tutte quelle istituzioni che hanno voluto aiutarci in questo periodo, e che già in passato hanno permesso di portare avanti i nostri progetti e le nostre attività, e che oggi, hanno deciso di sposare la nostra visione e il nostro progetto di biblioteca, donando alla biblioteca e quindi alla comunità fondi necessari per l’aggiornamento del nostro catalogo libri. Non è un misero che il tenere il catalogo aggiornato, l’acquistare tutte le novità, portare avanti collane fondamentali e continuare ad arricchire collezioni particolari abbia un costo, spesso fuori dalla portata delle economie proprie della Biblioteca. Eppure chi ci ha aiutato ha permesso tutto ciò: a loro va il nostro ringraziamento più sincero, al quale, siamo certi, vorranno implicitamente associarsi tutti i nostri utenti.
Non è nel nostro stile e non sarebbe neppur giusto effettuare delle classifiche e tantomeno esporre le cifre di questi aiuti, perché il dono, indipendentemente dalle cifre, rimane un gesto commovente e di grandissima importanza, e come tale vogliamo celebrarlo. Abbiamo fatto della gratuità e della missione cultura il nostro emblema, e i nostri sostenitori siamo certi che saranno d’accordo con noi. Ma non ci è possibile e non sarebbe neppure giusto non sottolineare l’estrema generosità del sussidio della Fondazione Carivit, che ancora una volta si è dimostrata partner strategico e fondante della Biblioteca. Il nostro ringraziamento, la nostra gratitudine e l’onor che spetta ai mecenati va quindi, a nome di tutta la Comunità, alla Saggini Costruzioni, a Ecologia Viterbo, a Unindustria, alla FABI – Federazione Autonoma Bancari Italiani, alla Merlani Costruzioni, all’ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili, ma anche a Ettore Bacchelli e alla Audiotime di Viterbo. Insieme a loro la Biblioteca continua a crescere, e se la Biblioteca cresce, automaticamente la Comunità ha strumenti per evolversi, per crescere, per migliorare, e per guardare al futuro con occhi rinnovati e pieni di speranza. Grazie a tutti voi.
In conclusione tengo a sottolineare come la Biblioteca non si sia però arricchita solo di libri acquistati, che anzi rappresentano solo una parte del patrimonio entrato a far parte della nostra Istituzione in questo tormentato anno. Proprio la nostra idea di biblioteca, la nostra grande attenzione ad ambiti disparati della cultura e alla raccolta di libri rari e di pregio, ci ha permesso di entrare in possesso di importanti fondi privati che vengono ad arricchire ancor di più il nostro e il vostro patrimonio. Ho il piacere infatti di ricordare come la Biblioteca si sia arricchita dell’importantissimo fondo librario appartenuto a Giulia Battaglia, artista e storica dell’arte composto da oltre 650 volumi che spaziano dalla Storia dell’Arte alla fotografia, dalla letteratura internazionale alla poesia, tutti elementi che ne hanno nutrito l’esperienza artistica e umana, e che ora sono a disposizione della pubblica fruizione. Non si può in tal senso tacere come molti di questi libri siano un vero unicum, arricchiti da dediche autografe degli autori, un vero tesoro insomma, che aspetta solo di essere scoperto dalla nostra comunità, che ringrazierà la famiglia Battaglia nel modo migliore che sia immaginabile in tali occasioni: facendo vivere tramite la lettura questi importanti doni.Inoltre anche il fondo librario appartenuto a Barbara Tosi, storica dell’arte e docente universitaria presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, ha arricchito notevolmente la disponibilità di importanti monografie artistiche, ma anche di classici tra i più ricercati della letteratura italiana ed europea, spesso in edizioni prestigiose: un fondo di circa ottocento volumi preziosi che viene ad arricchire in maniera decisiva il nostro patrimonio librario. Sempre durante quest’anno la Biblioteca ha ricevuto il graditissimo dono di oltre trecento importanti volumi da parte di Claudio Brachino, giornalista e saggista, che spaziano tra critica letteraria, narrativa e filosofia. E infine un sentito ringraziamento va anche a Gianni Ponzi che ha voluto regalare alla Biblioteca un’importante edizione Gallimard de La ricerca del tempo perduto di Proust, che abbiamo già provveduto a far restaurare e rilegare, e che senza dubbio rappresenta oggi un fiore all’occhiello della nostra Istituzione. Questi fondi, questi doni, sono la testimonianza di come la Biblioteca sia il luogo della memoria, un luogo dove però il sapere non viene musealizzato e dimenticato, ma al contrario messo a disposizione di tutti e fatto vivere, giorno dopo giorno, libro dopo libro, esperienza umana dopo esperienza umana.
Un cordiale saluto,
Paolo Pelliccia
Commissario Straordinario
Biblioteca Consorziale di Viterbo