Le domeniche in biblioteca — L’arte
Domenica 1 Giugno 2014
Sala Conferenze, ore 17:30
Codex Seraphinianus
Le sorprendenti, inesauribili immagini del Codex sono al seguito di una formula mentale di eccezionale ricchezza e varietà. Vi ritroviamo (allo stato di antecedenti) Arcimboldi e Bosch, le “macchine inutili” di Munari, i “Templi dell’Uovo” di Fabrizio Clerici, Gaudì, oltre che la letteratura di fantascienza, le alchimie verbali di Jules Laforgue, lo sfrenato meccanismo, di paradossale astrattezza, di Raymond Roussel, il surreale gioco di metamorfosi di Alberto Savinio, e molte cose ancora.
Federico Zeri
Luigi Serafini
Serafini Roma 1949. Nel 1981 pubblica con Franco Maria Ricci il Codex Seraphinianus, scrigno borgesiano di alfabeti inventati e animali inesistenti, libro d’arte entrato nella storia dell’editoria. E’ innanzitutto disegnatore, quindi architetto, pittore, scultore (stazione Materdei della metropolitana di Napoli), designer (Memphis, Sawaya & Moroni, Artemide), scrittore (Bompiani, Fandango, Archinto)… Della sua opera surreale e multiforme si sono occupati Roland Barthes, Achille Bonito Oliva, Italo Calvino, Federico Fellini, Douglas Hofstadter, Giorgio Manganelli, Leonardo Sciascia, Vittorio Sgarbi, Giorgio Soavi, Patrizia Valduga, Federico Zeri… Vive a Roma, Milano e Pedaso, nelle Marche degli avi.