Enrico Giovannini a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 17 gennaio alle 17.30, nell’ambito della rassegna La Biblioteca incontra, sarà con noi Enrico Giovannini per la prima delle nostre conferenze.
L’incontro, curato da Domenico Canzoniero, si intitola Lo sviluppo sostenibile. Utopia, fantasia o dovere di tutti?
 
Che cos’è la sostenibilità e perché è essenziale per trovare un equilibrio tra il benessere del pianeta e la nostra prosperità? Enrico Giovannini, una delle voci più autorevoli sul tema, guiderà il pubblico attraverso le sfide del presente, spiegando con chiarezza come la sostenibilità ci riguardi tutti e cosa si possa fare, senza illusioni salvifiche né paura di compromettere l’economia.
Con Domenico Canzoniero, direttore di Greenretail.news, si aprirà un dialogo sulle strategie per contrastare il greenwashing e le narrazioni che lo alimentano, promuovendo un approccio più autentico e concreto alla comunicazione della sostenibilità.
 
L’AUTORE
Enrico Giovannini è un economista e statistico di fama mondiale, professore ordinario di Statistica economica e Sviluppo sostenibile presso l’Università di Roma Tor Vergata.
Co-fondatore e direttore scientifico dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), è stato Chief statistician dell’OCSE dal 2001 al 2009 e presidente dell’Istat fra il 2009 e il 2013. Ha ricoperto il ruolo di Ministro del lavoro e delle politiche sociali nel governo Letta e quello di Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili nel governo Draghi.
È stato ed è tuttora membro di numerosi board di fondazioni e di organizzazioni nazionali e internazionali.
 
IL LIBRO
Enrico Giovannini, L’utopia sostenibile, Editori Laterza

 

Per costruire un futuro migliore ci serve un’utopia. Un’utopia sostenibile. È la via maestra che Enrico Giovannini indica per il raggiungimento entro il 2030 degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’ONU. Fame, salute, acqua, povertà, energia, infrastrutture, occupazione, disuguaglianze, clima, pace, istruzione sono questioni che si affrontano solo con un pensiero integrato e il concorso di forze politiche, economiche e sociali. Continuare a pensare e ad agire come nel passato vuol dire far precipitare il nostro mondo in una profonda crisi ambientale, economica, sociale. È richiesto l’impegno di tutti e un profondo cambiamento del modo in cui leggiamo e affrontiamo i problemi che ci circondano.

 
 
L’incontro sarà anche trasmesso in diretta sul nostro canale YouTube
 
 

Dario Voltolini a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 10 gennaio alle 17.30 riparte la rassegna La Biblioteca incontra con Dario Voltolini e il suo romanzo Invernale (La nave di Teseo), finalista al Premio Strega 2024, in dialogo con Lorenzo Abbate.
 
L’AUTORE
Dario Voltolini (Torino, 1959) è autore di racconti, romanzi, radiodrammi, testi di canzoni e libretti per il teatro musicale. È docente presso la Holden Academy. Cura la collana di narrativa italiana Pennisole per Hopefulmonster editore. Fra i suoi libri ricordiamo: Una intuizione metropolitana (1990), Rincorse (1994), Forme d’onda (1996), 10 (2000), Primaverile (2001). Nel 2003 ha pubblicato I confini di Torino, un ritratto inedito e affascinante della città in cui vive, cui sono seguiti Sotto i cieli d’Italia (2004, con Giulio Mozzi), Le scimmie sono inavvertitamente uscite dalla gabbia (2006), Foravìa (2010), Pacific Palisades (2017), Il Giardino degli Aranci (2022), Sedici passeggiate con Kuma (2023) e Imaginations (2024, in: Interdisciplinary Understandings of Active Imagination – The Special Legacy of C.G. Jung, a cura di Chiara Tozzi).
 
IL LIBRO
Dario Voltolini, Invernale, La nave di Teseo

 

Il padre spacca gli animali, entra nelle loro viscere, separa i muscoli dalle membrane, estirpa gli organi e le ossa. Il padre vende pezzi di animali. Il padre si immerge nella voragine biologica e ne tira fuori bistecche. I tagli di carne sono il suo mestiere e la sua arte. Il padre è un macellaio. Il padre ha il compito di inoltrarsi nella carne morta e di uscirne porgendola ai vivi, perché la vita continui la sua catena vorace. È un traghettatore fra le due sponde della carne, fra la viande e la chair, fra meat e flesh. Al banco di vendita del mercato serve i pavidi che non affrontano i corpi che mangiano, non ne vogliono sapere, delegano il lavoro sporco ai macellai.
Un giorno qualcosa va storto nella coreografia perfetta delle lame e un taglio sghembo quasi gli mozza un pollice. È l’inizio di un’altra discesa nella carne, questa volta la sua. Al lavoro, un batterio lo ha contaminato. Comincia con un’infezione, prosegue con la spossatezza, una diagnosi ferale, i protocolli sanitari, i viaggi in clinica all’estero.
Il figlio Dario, ventenne, immerge lo sguardo nella carne del padre che si deteriora, e nella malinconia del congedo. Un’intimità fortissima li avvolge, come succede quasi solo nel rapporto tra figlie e madri. Entriamo nello sguardo del figlio, prensile ed esatto, che vede accasciarsi il padre. La precisione è la forma che assumono la sua devozione e la sua sofferenza.

 
 
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube
 
 

La Biblioteca incontra 2024 / 2025 – Vol. 2

 
Care lettrici e cari lettori,
vi proponiamo il programma della seconda parte della rassegna La Biblioteca incontra 2024/2025 che inizierà il 10 gennaio con Dario Voltolini e il suo romanzo Invernale per concludersi il 21 marzo con una conferenza di Luca Briasco dedicata a John Fante.
In totale avremo 14 incontri, due dei quali per la prima volta si terranno di martedì.
Come già anticipato, proseguirà la collaborazione con la Fondazione Carivit: due eventi si volgeranno infatti presso l’Auditorium “Aldo Perugi” del Centro Culturale Valle Faul.
Troverete tutti i dettagli nel libretto del programma.
Fate attenzione alle indicazioni relative alle date e ai luoghi di seguito segnalate.
 
Questo il calendario completo:
 
Venerdì, 10 gennaio
Dario VoltoliniInvernale, La nave di Teseo
Modera l’incontro Lorenzo Abbate
  
Venerdì, 17 gennaio – “Le conferenze”
Enrico GiovanniniLo sviluppo sostenibile. Utopia, fantasia o dovere di tutti?
Incontro a cura di Domenico Canzoniero
 
Martedì, 21 gennaio – “Intermezzi”
Filippo La PortaL’arte del riassunto, Treccani
Louis-Ferdinand Céline, Guerra, Adelphi
Modera l’incontro Paolo Pelliccia
 
Venerdì, 24 gennaio
Gaja CenciarelliA scuola non si muore, Marsilio
Modera l’incontro Antonello Ricci
 
Venerdì, 31 gennaio
Ernesto Galli della LoggiaUna capitale per l’Italia, Il Mulino
Modera l’incontro Lorenzo Abbate
 
Venerdì, 7 febbraio
Don Paolo AlliataL’amore fa miracoli, Ponte alle Grazie
Modera l’incontro Paolo Pelliccia
 
Venerdì, 14 febbraio
Vito MancusoDestinazione speranza, Garzanti
Modera l’incontro Paolo Pelliccia
 
Venerdì, 21 febbraio
* Auditorium “Aldo Perugi” del Centro Culturale Valle Faul *
Omaggio a Sophia Loren
Incontro a cura di Italo Moscati
 
Venerdì, 28 febbraio – “Gli speciali”
* Auditorium “Aldo Perugi” del Centro Culturale Valle Faul *
Rancore e Luigi Serafini
L’arte dell’invisibile. Parole, Codici e Visioni
 
Venerdì, 7 marzo
Annarosa MatteiSogno notturno a Roma, La Lepre
Incontro a cura di Claudio Strinati
 
Venerdì, 14 marzo
Fabio StassiE d’ogni male mi guarisce un bel verso, Sellerio
Modera l’incontro Antonello Ricci
 
Martedì, 18 marzo – “Intermezzi”
Marcello VenezianiSenza eredi. Ritratti di maestri veri, presunti e controversi in un’epoca che li cancella, Marsilio
Modera l’incontro Paolo Pelliccia
 
Venerdì, 21 marzo – “Le conferenze”
Claudio StrinatiLa fama di Anselm Kiefer
 
Venerdì, 28 marzo – “Le conferenze”
Luca BriascoJohn Fante

 
Tutti gli incontri – tranne dove diversamente indicato – si terranno alle 17.30 presso la Sala Conferenze “Vincenzo Cardarelli” della Biblioteca Consorziale di Viterbo in viale Trento, 18/E (secondo piano).
 
A chi sarà presente agli incontri, come per le precedenti edizioni, la Biblioteca farà dono dei libri in rassegna, fino ad esaurimento delle copie disponibili.
 
 
 

Speciale Kafka 2024 a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 27 dicembre alle 17.30, per lo speciale “Kafka 2024” che chiude questa annualità della rassegna La Biblioteca incontra, sarà con noi Marco Federici Solari per presentare, in assoluta anteprima, la nuova edizione de Il processo da lui magistralmente tradotta e curata, con il commento di Reiner Stach, il più grande esperto di Kafka.
 

Sarà per noi anche il momento per ringraziare il pubblico di affezionati lettori che ci ha seguito con interesse e partecipazione durante questi mesi. Nel corso della serata daremo un’anticipazione delle tante novità che abbiamo in programma per la nuova stagione e faremo dono ai presenti, insieme al libro in presentazione, di alcune piccole sorprese pensate per l’occasione.

 
IL CURATORE
Marco Federici Solari è studioso di letteratura comparata, editore e libraio. Ha tradotto, tra gli altri, Bertolt Brecht, Emmy Hennings, Franz Kafka, Thomas Mann, Christoph Ransmayr e Natascha Wodin. Ha curato la prima edizione italiana de Il romanzo dei tui di Brecht. È autore della monografia Il demone distratto. Scrittura e personaggio nel primo Kafka (Le Lettere 2008). Ha scritto articoli e interventi su E.T.A. Hoffmann, Giacomo Leopardi, Nathanael West e Cesare Cases.
Con Lorenzo Flabbi nel 2012 ha fondato L’orma editore
 
IL LIBRO
«Qualcuno doveva aver calunniato Josef K. perché una mattina, senza che avesse fatto nulla di male, venne arrestato.»
Con uno degli incipit più celebri della letteratura di ogni tempo prende avvio Il processo di Franz Kafka, la vorticosa e asfissiante epopea di un uomo solo di fronte alla giustizia e ai suoi spietati, ridicoli e incomprensibili meccanismi.
Scritto tra il 1914 e il 1915, e pubblicato postumo nel 1925, il romanzo si è imposto come una delle opere imprescindibili del Novecento, capace di evocare, con l’oscura inevitabilità del sogno, un’atmosfera di colpa e rivolta in cui tutti siamo costretti a riconoscerci.
Nell’anno del centenario della morte dello scrittore praghese, il grande studioso Reiner Stach, massimo esperto dell’autore – di cui ha scritto la dettagliata biografia in tre appassionanti volumi – ha curato la prima edizione commentata di questo labirintico capolavoro, svelandone i retroscena e le tecniche narrative, e ricostruendone la complessa vicenda editoriale e l’incalcolabile impatto culturale.
Questa edizione, presentata in una nuova traduzione ad opera di Marco Federici Solari, offre al lettore innumerevoli chiavi interpretative, arricchite da curiosità e dettagli che permettono di gustare e vagliare l’arte di Kafka in tutta la sua segreta ricchezza.
 
 
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube
 
 

Guendalina Middei a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 20 dicembre alle 17.30, per la rassegna La Biblioteca incontra, sarà con noi Guendalina Middei (@ProfessorX) per presentarci il suo libro Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera (Feltrinelli) in dialogo con Lorenzo Abbate.
 
L’AUTRICE
Guendalina Middei è un’autrice italiana. Nata a Roma nel 1992, ha scritto per diversi giornali e riviste tra cui “Critica Letteraria”, “Culturificio” e “Sintesi Dialettica”. Tra i suoi titoli, Clodio (Navarra Editore, 2022), Intervista con un matto (Navarra Editore, 2023) e Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera. L’arte di leggere i classici in dieci brevi lezioni (Feltrinelli, 2024).
 
IL LIBRO
Guendalina Middei ci accompagna, con passione e originalità, alla scoperta di nove giganti della letteratura e, superando l’idea che serva una cultura enciclopedica per comprenderli e amarli, ci contagia con il desiderio irresistibile di leggerli.
Leopardi, Tolstoj, Manzoni, Mann, Kafka, Dostoevskij, Austen, Tomasi di Lampedusa e Orwell rivelano le illusioni in cui siamo irretiti e ci danno strumenti di straordinaria modernità per vivere in un presente incerto. In questo viaggio attraverso alcuni dei loro capolavori, Guendalina Middei presta ascolto alle voci che, come magiche zattere, si levano dalle loro pagine, alla ricerca di quelle stelle polari che indicano la rotta in questa strana cosa che si chiama esistenza.
Nei personaggi, che si muovono tra gli inciampi, le emozioni e la ricerca di un senso profondo, l’autrice sente risuonare le tante domande che bruciano dentro di noi. Così, Anna Karenina non è solo la storia di una relazione clandestina e tragica, ma quella di una donna che, riappropriandosi dei suoi desideri, rinasce alla vita. Delitto e castigo ci racconta di un giovane che sente e pensa troppo intensamente, interrogandosi sul dolore e su come superarlo. In Leopardi ritroviamo l’ansia tormentosa di un ragazzo che vorrebbe aprirsi al mondo e scoprire quale posto occupare. E, ancora, a quanti è capitato di vivere una metamorfosi interiore tanto inaspettata come quella di cui ci parla Kafka? Chiunque ami il gusto di letture che non smettono di sorprendere per la loro ricchezza troverà suggestioni preziose per accostarle e lasciare che ci parlino, superando con piccoli stratagemmi le difficoltà che pongono.
 
 
La registrazione dell’incontro è disponibile sul nostro canale YouTube
 
 

Gabriele Galloni a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
venerdì 13 dicembre alle 17.30, per la rassegna La Biblioteca incontra, Giuseppe Manfridi condurrà un incontro della serie “La memoria” dedicato al ricordo del poeta Gabriele Galloni.
 

Giuseppe Manfridi è drammaturgo, romanziere e sceneggiatore. Da anni il suo teatro è costantemente rappresentato in Italia e all’estero. Tra gli allestimenti più pregevoli: Giacomo, il prepotente, nel ’98 al Théatre des Champs-Elisées di Parigi, e Zozòs, allestito nel 2000 al Gate Theatre di Londra con la regia di Peter Hall, e ripreso al Barbican nel 2003. Il critico del Sunday Times ha definito la commedia “La più divertente che abbia mai visto”. La partitella; Giacomo, il prepotente; L’osso d’oca e L’orecchio sono state trasmesse da RAI DUE nella serie Palcoscenico. Tra le sue sceneggiature: Ultrà, film che, per la regia di Ricky Tognazzi, ha vinto l’Orso d’argento al Festival di Berlino nel 1991. Nel 2006 il romanzo Cronache dal paesaggio, e, due anni dopo, La cuspide di ghiaccio (entrambi editi da Gremese) sono entrati nella selezione finale del Premio Strega. Nel 2020 il romanzo Anja, la segretaria di Dostoevskij (La Lepre Edizioni) ha vinto il Premio Città di Como. Tutto il suo teatro è in corso di pubblicazione presso La Mongolfiera Editrice.

 
L’AUTORE
Gabriele Galloni è nato nel 1995 a Roma, dove ha vissuto e dove è morto il 6 settembre 2020. Ha pubblicato raccolte di versi (Slittamenti, con una nota introduttiva di Antonio Veneziani, Augh Edizioni 2017; In che luce cadranno, RP Libri 2018; Creatura breve, Ensemble 2018; L’estate del mondo, Marco Saya 2019) e di racconti (Sonno giapponese, Italic 2019). Ha curato per la rivista “Pangea” la rubrica Cronache dalla Fine – dodici conversazioni con altrettanti malati terminali.
Nel 2018 ha fondato la rivista online “Inverso”. Le sue poesie sono apparse su svariate riviste italiane, e sono state tradotte in spagnolo e in romeno.
 
IL LIBRO
“Il poeta, nella sua affilata percezione, affronta a viso aperto il dualismo vita/morte. Quest’ultima pulsa nelle vene in un continuo epilogo, in un verso caustico, graffiante, tetragono. Gabriele Galloni ha dimestichezza con la finitudine umana, ma non entra mai in una dimensione sociale di condanna, in una posizione ideologica. Ogni poesia è calibrata, limpida, nell’imprevedibilità dei contrasti di un tempo irreprensibile che si riproduce nei particolari. Il tema della mortalità ha sullo sfondo il luogo istantaneo che si tramuta in uno spazio assoluto sulla riva dei corpi e delle anime. Sia perché il dolore è tradotto in scrittura, sia perché l’assenza intravede un amore ancora avvertito nella sacertà. Questa poesia emette luce che circola nel mistero della creazione. È una sorgente che avvicina e allontana: dai bagliori emergono le cicatrici e spunta il profilo di un orizzonte, di un’avventura nel realismo dantesco. Gabriele Galloni sfida la precarietà umana e cerca un mantra attraverso il suo prezioso recinto poetico.”
(Alessandro Moscè)
 
 
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Giulio Ferroni a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra sarà venerdì 6 dicembre, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Giulio Ferroni – con il suo libro Natura vicina e lontana. Umanesimo e ambiente dagli antichi greci all’intelligenza artificiale (La nave di Teseo) – in dialogo con Antonello Ricci.
 
L’AUTORE
Giulio Ferroni, professore emerito della Sapienza di Roma, è autore di studi sulle più diverse zone della letteratura italiana (da Dante a Tabucchi) e dell’ampio manuale Storia della letteratura italiana (1991 e 2012). Tra le sue più recenti pubblicazioni: Gli ultimi poeti. Giovani Giudici e Andrea Zanzotto (2013), La fedeltà della ragione (2014), La scuola impossibile (2015), La solitudine del critico (2019), L’Italia di Dante. Viaggio nel paese della Commedia (2020), con cui ha vinto il Premio letterario internazionale Viareggio Rèpaci 2020 (sezione Saggistica) e il Premio letterario internazionale Mondello 2020 (sezione Opera critica).
Ha diretto il volume sulla Letteratura della serie Treccani Il contributo italiano alla storia del pensiero (2018).
 
IL LIBRO
Attraverso un sintetico percorso storico che dalla poesia greca giunge fino all’intelligenza artificiale, Giulio Ferroni si confronta con le visioni della natura e dell’ambiente elaborate dall’umanesimo e con il senso della sua crisi attuale, tra marginalizzazioni, decostruzioni, antiumanesimi, ideologie del postumano, prospettive di umanesimi tecnologici.
Di fronte alla crisi attuale, tra distruzione della natura e dominio della tecnologia, viene qui affermata la necessità di un umanesimo che sappia confrontarsi con l’alterità della natura e insieme con la fraternità per il vivente, col valore della vita non giustificata: un umanesimo ambientale, che mette al centro l’uomo non per affermare un ideologico antropocentrismo, ma perché solo ad esso tocca la responsabilità della rovina e della salvezza del pianeta, di contro al pericolo costituito dalla derive economiche e tecnologiche tuttora incontrastate, nonostante la diffusa retorica dello “sviluppo sostenibile”.
 
 
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Umberto Ambrosoli a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra sarà venerdì 29 novembre, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Umberto Ambrosoli – con il suo libro Qualunque cosa succeda (Sironi editore) – in dialogo con Lorenzo Abbate.
 
L’AUTORE
Umberto Ambrosoli, classe 1971, è avvocato penalista a Milano. Da anni è impegnato ad attualizzare la storia del padre Giorgio, partecipando a incontri e iniziative pubbliche in tutt’Italia. Dal 2017 al 2021 ha curato la rubrica Norme & Tech sul Corriere dell’Innovazione (mensile del Corriere della Sera).
Tra i suoi titoli, Liberi e senza paura. Cronaca di una candidatura in Lombardia, con Stefano Rolando (Sironi, 2013), Coraggio (il Mulino, 2015; Premio della Fondazione Vincenzo Padula), Ostinazione Civil e (Guerini e Associati, 2016), Diritto all’oblio, dovere della memoria (Bompiani, 2017).
 
IL LIBRO
Giorgio Ambrosoli fu per cinque anni commissario liquidatore alla banca privata del bancarottiere e mafioso Michele Sindona; venne ucciso a Milano da un killer la notte tra l’11 e il 12 luglio 1979. A trent’anni di distanza il figlio Umberto ne racconta la storia. Sullo sfondo, l’Italia in quel drammatico periodo. Nell’indagare gli snodi di un sistema politico-finanziario corrotto e letale, Ambrosoli agiva in una situazione di isolamento, difficoltà e rischio di cui era ben consapevole. Aveva scritto alla moglie: “Pagherò a caro prezzo l’incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un’occasione unica di fare qualcosa per il paese […] Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo”.
Il racconto illumina il carattere esemplare delle scelte di Giorgio Ambrosoli, la sua coerenza agli ideali di libertà e responsabilità e, insieme, sottolinea il valore positivo di una storia ancora straordinariamente attuale.
Da questo libro la Rai ha tratto il film TV Qualunque cosa succeda.
 
 
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Paul Celan a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra – il secondo della serie “La memoria” – sarà venerdì 22 novembre, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Marco Federici Solari che ci condurrà alla riscoperta e al ricordo di Paul Celan.
 
Marco Federici Solari è studioso di letteratura comparata, editore e libraio. Ha tradotto, tra gli altri, Bertolt Brecht, Emmy Hennings, Franz Kafka, Thomas Mann, Christoph Ransmayr e Natascha Wodin. Ha curato la prima edizione italiana de Il romanzo dei tui di Brecht. È autore della monografia Il demone distratto. Scrittura e personaggio nel primo Kafka (Le Lettere 2008). Ha scritto articoli e interventi su E.T.A. Hoffmann, Giacomo Leopardi, Nathanael West e Cesare Cases.
Con Lorenzo Flabbi nel 2012 ha fondato L’orma editore.
 
L’AUTORE
Paul Celan (1920-1970) è stato un poeta di lingua tedesca, nato in una famiglia ebrea a Cernovitz, capoluogo della Bucovina settentrionale, all’epoca in Romania. Durante la Seconda guerra mondiale i suoi genitori furono deportati e assassinati in un campo di concentramento. Dopo aver vissuto a Bucarest e a Vienna, nel 1948 si trasferì a Parigi per vivere in francese e scrivere in tedesco.
Con le raccolte Papavero e memoria, Di soglia in soglia, Grata di linguaggio e Parte di neve ha dato voce poetica all’abisso della Shoah e alle ossessioni della memoria.
Ha magistralmente tradotto autori del calibro di Shakespeare, Mandel’štam, Char e Ungaretti.
 
IL LIBRO
Paul Celan incarna con una coerenza e un’esemplarità che non ha uguali la figura del poeta di fronte alle tragedie della Storia. Autore di liriche densissime, capaci di distillare interi universi in poche affilate parole, ha aperto nuovi spazi dell’espressione poetica componendo moderni salmi in cui si beve il «nero latte dell’alba» e disperate canzoni in cui convivono «papavero e memoria», «oro e oblio», «avvoltoio e stella».
Dopo una travagliata vicenda editoriale, la prima antologia delle sue poesie uscì nel nostro Paese solo nel 1976, a sei anni dal suicidio dell’autore. Celan, però, aveva già da tempo designato il proprio traduttore di elezione. Si trattava del giovane poeta Moshe Kahn, che nei decenni successivi avrebbe poi trasposto in lingua tedesca alcuni dei massimi scrittori italiani del Novecento.
A cinquant’anni di distanza Kahn ha rivisto e notevolmente ampliato la sua epocale antologia consegnandoci una nuova lettura di una delle voci fondamentali della letteratura europea.
Arricchisce il volume un’ampia cronologia della vita e delle opere dell’autore e il racconto autobiografico in cui Helena Janeczek ricorda il proprio arrivo in Italia con un volume di poesie di Celan che le «fungeva da patria portatile» e l’incontro con le prime versioni italiane di Moshe Kahn.
 
 
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Giuseppe Barbera a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra sarà venerdì 15 novembre, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Giuseppe Barbera – con il suo libro Abbracciare gli alberi (il Saggiatore) – in dialogo con Consuelo Fabriani, curatrice dell’incontro.
 
L’autore
Giuseppe Barbera (Palermo, 1948) è stato professore ordinario di Colture arboree all’Università di Palermo. Ha curato per il FAI il recupero del giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi e di Donnafugata a Pantelleria. Fa parte del Consiglio scientifico dell’Osservatorio nazionale del paesaggio rurale e della Associazione Italiana Parchi e Giardini Storici ed è socio emerito dell’Accademia nazionale di Scienze forestali. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Tuttifrutti (2018; premio Grinzane Cavour) e, con il Saggiatore, Il giardino del Mediterraneo (2021; premio speciale Cultura del Mediterraneo).
 
Il libro
Un senso di leggerezza, di felicità sottile, di pace percorre il lettore di Abbracciare gli alberi – che il Saggiatore propone in una seconda edizione rinnovata –, perfino quando ci racconta dello scempio edilizio perpetrato dalla mafia nella Conca d’Oro di Palermo, un giardino naturale di leggendaria bellezza che fece ritenere a Goethe di aver scoperto l’Eden in terra. Un benessere pervasivo da cui non si viene abbandonati neppure dopo aver terminato la lettura, che come una radice si espande, invade lo spazio interiore e modifica il rapporto con quello esteriore. Abbracciare gli alberi è un libro che cambia il modo di stare nel mondo.
 
* * *
 

L’incontro – il primo della serie “Gli speciali” per questa stagione – è anche l’occasione per presentare Arborvitae: Il giardino che ancora non c’è, dedicato a chi non c’è più, un progetto architettonico-paesaggistico che rinnova il linguaggio dei cimiteri tradizionali a favore della creazione di “Giardini della Rimembranza” dove è consentito piantare un albero dedicato alla memoria di coloro che scelgono la cremazione come atto finale. Arborvitae è un progetto di forestazione urbana che incarna i principi dell’economia della cura promuovendo una visione sistemica tra ambiente, memoria, comunità e paesaggio. Uno spazio nuovo per le nostre città, dove il ricordo di chi ci ha lasciato si fonde con la ciclicità della natura e il senso della vita che si rinnova.

 
La curatrice
Consuelo Fabriani, architetto paesaggista di formazione classica con un solido background nel mondo dell’arte contemporanea come gallerista e curatrice di mostre internazionali, ha fondato il suo studio nel 2011 a Roma realizzando progetti dove Arte e Paesaggio si diluiscono in un’unica visione.
 
 
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Pupi Avati e Massimiliano Perrotta a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra sarà venerdì 8 novembre, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Massimiliano Perrotta – con il suo libro Pupi Avati fuori dal cinema italiano (Sabinae Edizioni) – in dialogo con il regista.
 
L’incontro è il primo degli appuntamenti organizzati in collaborazione con la Fondazione Carivit e si terrà presso l’Auditorium “Aldo Perugi” del Centro Culturale Valle Faul (via Faul 24-26).
 
L’autore
Massimiliano Perrotta è nato a Catania nel 1974 e vive a Roma. Regista, scrittore, critico culturale sull’Huffington Post, ha pubblicato le raccolte poetiche Riva occidentale (Sikeliana, 2017) e Dopoguerra (Torri del Vento Edizioni, 2020); il libro di racconti L’aria del tempo (Torri del Vento Edizioni, 2022); le opere teatrali Cornelia Battistini o del fighettismo (La Cantinella, 2006), Hammamet (Sikeliana, 2010, Premio Giacomo Matteotti della Presidenza del Consiglio dei ministri), Masino Scacciapensieri (Torri del Vento Edizioni, 2019).
 
Il libro
Pupi Avati è fuori dal cinema italiano per una ontologica estraneità agli schemi culturali che nell’ultimo mezzo secolo lo hanno dominato: non ha fede nella storia, non crede nel progresso, non lotta contro il potere, non gli interessano i temi sociali, non si batte per le nobili cause, non vuole denunciare nulla, non racconta la crisi dell’Occidente, non segue le mode, non ostenta citazioni, non è laico.
Per la stessa ragione il cinema italiano ama poco Pupi Avati: lo tratta con condiscendenza, premia raramente i suoi film, fatica a riconoscergli lo status di autore con la a maiuscola. Eppure pochi registi italiani sono autori quanto lui, ogni suo film – riuscito o no che sia – ha una inconfondibile cifra stilistica e una personale chiave di lettura del mondo.
Nella sciatteria generalizzata del cinema italiano odierno, suona paradossale che Pupi Avati non venga acclamato come il piccolo grande maestro che è.
Pubblicato in otto puntate sull’Huffington Post, questo pamphlet sogna di avviare – a livello artistico, culturale, politico – una revisione critica radicale degli ultimi decenni. Il cinema di Pupi Avati non va rivalutato o sdoganato: va letto con occhi vergini, con occhi postnovecenteschi, con gli occhi di domani.
 
 
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Matteo Della Rovere a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra sarà venerdì 25 ottobre, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Matteo Della Rovere – con il suo libro Amare note. Scherzo su Mozart e Rossini (La Lepre Edizioni) – in un incontro a cura di Claudio Strinati e con la partecipazione di Filippo La Porta.
 
L’autore
Matteo della Rovere è nato in Italia. Si definisce “un cane sciolto”, sia come essere umano che come scrittore. Attualmente vive negli Stati Uniti, dove divide il suo tempo tra lo scrivere e la musica, due amori paralleli che da sempre segnano la sua vita.
 
Il libro
Come mai Mozart, genio riconosciuto e apprezzato nei secoli, non ha una tomba, neppure una croce sotto cui porre un fiore? A cosa fu dovuto l’improvviso spegnersi della straordinaria creatività di Rossini, il quale morì a settantasei anni, ma smise di comporre quasi quaranta anni prima? Il romanzo, che si svolge sullo sfondo di un inizio Ottocento sconvolto dalle guerre napoleoniche, tenta di rispondere a queste domande con una ipotesi fantasiosa, ma intrigante. Una storia d’amore e di inganni, animata dai colori tipici del melodramma, ma anche dalla speranza di redenzione dello spirito umano.
 
 
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Gabriella Sica a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra, il primo dedicato alla poesia, sarà venerdì 18 ottobre, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Gabriella Sica – con il suo libro La fabuleuse vie (Editions Laborintus) – in dialogo con Maria Giovanna Pontesilli.
 
L’autrice
Gabriella Sica, nata a Viterbo, vive da quando ha dieci anni a Roma. È una voce importante della poesia italiana contemporanea fin da quando ha ideato e realizzato “Prato pagano” (1979-1987) con la collaborazione di poeti e artisti degli anni Ottanta.
Stimata fin dall’esordio da Elsa Morante, Attilio Bertolucci e Giorgio Caproni, si evolve sulla scena letteraria italiana con proposte sempre diverse e originali che hanno la poesia come radice. Autrice di sette libri in versi e alcuni libri in prosa, è autrice (con la regia di Gianni Barcelloni) di sei docu-film (su Pasolini, Ungaretti, Montale, Saba, Caproni e Penna) visibili su RaiPlay (Poeti del 900).
Sue poesie sono state tradotte in varie lingue, ultimamente in cinese e in tedesco. In Francia, che è stata sua terra d’elezione, viene ora pubblicato La fabuleuse vie (Nizza, Laborintus, 2024).
 
Il libro
«All’inizio avevo accolto la proposta delle Edizioni Laborintus di tradurre il mio primo libretto di poesie, La famosa vita, pubblicato nel 1986 ma scritto nei mesi a cavallo tra il 1979 e il 1981. Erano poesie piccole, nitide, se possibile adamantine. Erano brandelli sulla scrittura e sull’amore trasportati dai lirici greci, dai “fragmenta” petrarcheschi, e dai “frammenti di un discorso amoroso” di Roland Barthes.
Ho contattato Monique Baccelli, grande traduttrice di romanzi e poesie italiane, conosciuta a un convegno fiorentino su Cristina Campo, che già aveva tradotto alcune mie poesie in occasioni italofrancesi, e in particolare una decina di poesie delle cinquanta de La famosa vita.
Generosamente e con notevole spirito di collaborazione tra donne, Monique ha accettato di tradurre le altre quaranta poesie. Era il 2021, l’anno terribile della clausura, e io avevo cominciato a scrivere qualche altro piccolo brano d’amore e di poesia, eco lontana di quel mio primo libro della “meglio gioventù”. E così in quell’anno terribile e nel successivo ho scritto altre cinquanta piccole poesie con il titolo La nuova famosa vita. Ho pensato di dare a questi due libri pubblicati insieme e che si specchiavano l’uno nell’altro dai lati opposti della vita, La famosa vita e La nuova famosa vita, un titolo riassuntivo, La favolosa vita» (g. s., 22 agosto 2024)
 
 
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Renzo Paris a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra sarà venerdì 11 ottobre, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Renzo Paris – con il suo libro Madame Betti (Elliot edizioni) – in dialogo con Antonello Ricci.
 
L’AUTORE
Renzo Paris, nato a Celano nel 1944, vive a Roma dal 1955. Poeta, romanziere e critico, ha insegnato Letteratura francese nelle Università di Salerno e Viterbo.
Collabora con «il manifesto» e «il Venerdì di Repubblica».
Tra le ultime opere pubblicate: Il fenicottero. Vita segreta di Ignazio Silone (Elliot, 2014), Pasolini. Ragazzo a vita (Elliot, 2015), Miss Rosselli (Neri Pozza, 2020) e Pasolini e Moravia. Due volti dello scandalo (Einaudi, 2022).
 
IL LIBRO
Cantante, attrice, regista e romanziera, Laura Betti è stata testimone di un’epoca irripetibile. Renzo Paris ripercorre in questo memoir gli anni della loro lunga amicizia, colma di un affetto sempre vivo.
La “pupattola bionda”, come la chiamava Pasolini, appare attorniata da scrittori, poeti, registi degli anni Sessanta e Settanta: dal suo amore impossibile, Pier Paolo Pasolini, ad Alberto Moravia, da Paolo Volponi ad Alberto Arbasino, da Dario Bellezza a Enzo Siciliano e, tra i registi, Federico Fellini, Bernardo Bertolucci, Mario Monicelli, Marco Bellocchio. Nata nella provincia bolognese,
“Madame” Betti si era trasferita da giovane a Roma – la sua città amata e odiata – come molti artisti arrivati nel dopoguerra in cerca di opportunità.
Eroina sulfurea, tenera e dura, Paris la segue attonito e divertito nelle avventure cittadine e nelle villeggiature al Circeo, tra i teatri off e le case affollate dalle personalità che hanno plasmato la storia culturale italiana del Novecento, le cui miserie e i cui splendori risaltano in queste pagine
 
 
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Angelo Maria Ripellino a ‘La Biblioteca incontra’

 
Care lettrici e cari lettori,
il prossimo appuntamento della rassegna La Biblioteca incontra – il primo della nuova serie “La memoria” – sarà venerdì 4 ottobre, sempre alle 17.30, e vedrà la presenza di Giuseppe Manfridi che ci condurrà alla riscoperta e al ricordo di Angelo Maria Ripellino.
 
Giuseppe Manfridi è drammaturgo, romanziere e sceneggiatore. Da anni il suo teatro è costantemente rappresentato in Italia e all’estero. Tra gli allestimenti più pregevoli: Giacomo, il prepotente, nel ’98 al Théatre des Champs-Elisées di Parigi, e Zozòs, allestito nel 2000 al Gate Theatre di Londra con la regia di Peter Hall, e ripreso al Barbican nel 2003. Il critico del Sunday Times ha definito la commedia “La più divertente che abbia mai visto”. La partitella; Giacomo, il prepotente; L’osso d’oca e L’orecchio sono state trasmesse da RAI DUE nella serie Palcoscenico. Tra le sue sceneggiature: Ultrà, film che, per la regia di Ricky Tognazzi, ha vinto l’Orso d’argento al Festival di Berlino nel 1991. Nel 2006 il romanzo Cronache dal paesaggio, e, due anni dopo, La cuspide di ghiaccio (entrambi editi da Gremese) sono entrati nella selezione finale del Premio Strega. Nel 2020 il romanzo Anja, la segretaria di Dostoevskij (La Lepre Edizioni) ha vinto il Premio Città di Como. Tutto il suo teatro è in corso di pubblicazione presso La Mongolfiera Editrice.
 
L’AUTORE
Angelo Maria Ripellino (Palermo 1923 – Roma 1978), ordinario di lingua e letteratura russa presso Sapienza Università di Roma, è stato tra i più importanti slavisti a livello nazionale e internazionale, tradotto in numerose lingue straniere, autore di fondamentali saggi sulla letteratura e il teatro russo (tra gli altri, Majakovskij e il teatro russo d’avanguardia, Torino 1959; Il trucco e l’anima, Torino 1965; Letteratura come itinerario nel meraviglioso, Torino 1968) e sulla cultura ceca (memorabile il suo Praga magica, Torino 1973). Intellettuale poliedrico, raffinato erudito, Ripellino ha lasciato un segno profondo nella cultura italiana, come traduttore, come poeta, come critico teatrale: indimenticate le sue recensioni sulle pagine dell’“Espresso”, in una rubrica che tenne dal 1972 fino alla precoce scomparsa.
 
IL LIBRO
Praga Magica
“Con un gusto ardimentoso ed enciclopedico Ripellino passa in rassegna una folla di persone, luoghi, libri, ombre, edifici, relitti, echi e bagliori della civiltà praghese: sepolcrali ossessioni alchemiche di Rodolfo II e passeggiate notturne di Kafka, taverne picaresche del soldato S’vejk e antri del Golem, caffè letterari e chiese spettrali, tutti travolti dalla continua sopraffazione politica-etnica-religiosa che ha visto il calvario boemo sotto il tallone della Controriforma, di Hitler, di Stalin e dei suoi successori.” Claudio Magris.
Il libro, a metà tra saggio e romanzo, è stato pubblicato per la prima volta nel 1973.
 
 
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